Os Tempos.
Terceiro
Calma
Que costa è que as ondas contam?
E se nao pode encontrar
Por mais naus que haja no mar?
O que è que as ondas encontram
E nunca se ve surgindo?
Este som de o mar praiar
Onde è que està existindo?
Ilha proxima e remota,
Que nos ouvidos persiste,
Para a vista nao existe.
Que nau, que armada, que frota
Pode encontrar o caminho
A’praia onde o mar insiste
Se a’ vista o mar è sozinho?
Haverà rasgoes no espaço
Que deem para outro lado,
E que, um deles encontrado,
aqui, onde hà sò sargaço,
Surja uma ilha velada
O paìs afortunado
Que guarda o Rei desterrado
Em sua vida encantada?
I Tempi
Terzo
Bonaccia [1]
Raccontano le onde di una costa –
qual è?- che non si può incontrar per quante
siano le navi che viaggiano sul mare.
Che cosa dunque incontrano le onde
E mai si vede sorgere dall’acque?
E questo suon del mar che rompe i flutti
Sull’arenile dov’è che oggi ha vita ?
Vicina e , a un tempo, assai lontana , questa
terra che con l’udito percepiamo,
Per i nostri occhi non ha esistenza alcuna.
Chi dunque troverà il cammino – armata,
Flotta o nave – verso la spiaggia dove
il mare insiste a rompere i suoi flutti
Se il mare ai nostri occhi appare vuoto?
Ci saranno fessure nello spazio[2]
che immettano altrove nel cammino,
e che , quando una di esse troveremo,
Qui, dove ora si vedon solo alghe,
Alta si stagli un’isola velata
Il paese davvero fortunato
Che custodisce il nostro Re esiliato
Nella sua vita di magia e mistero?
[1] Questa poesia, datata 15 febbraio 1934, è, probabilmente, la prima versione di “ As Ilhas Afortunadas”. Pessoa la recuperò e la inserì in Mensagem , forse per rispettare i limiti di pagine imposti dal concorso.
[2] Questo concetto dei mondi paralleli è oggi studiato dai fisici teorici. Sorprende questa allusione in Pessoa e non si sa se sia stata frutto della propria immaginazione o se ne avesse avuto notizia leggendo riviste scientifiche americane. Il senso è questo: il Portogallo è un paese senza identità e senza forma, ma racchiude in sé- in un mondo “parallelo”, appunto- la forza del mito ( qui rappresentata dal re esiliato), la sola in grado di restituirgli dignità e grandezza. Percepiamo l’esistenza di questo mondo, ma non lo vediamo, non ne siamo consapevoli: ci occorrono il sogno e il mito per farlo nostro.
Foto tratta da regalo-idee.it